Il Palazzo Ducale, residenza dei duchi di Montefeltro, domina la collina e un effetto tra il fascino e il timore è la sensazione che genera a prima vista, la stessa che il duca Federico desiderava ottenere. Il Palazzo è sede della Galleria Nazionale delle Marche: ed è impossibile citare tutti i capolavori conservati, basti dire che il visitatore potrà ammirare le opere di artisti quali Piero della Francesca, Raffaello o il fiammingo Giusto di Gand.
Di antico fascino anche le testimonianze dell'operato di aggregazioni laicali, le cosiddette confraternite. A esse si deve la bellezza degli oratori ancora conservati: Oratorio di San Giovanni Battista, Oratorio della Confraternita di San Giuseppe, Oratorio di Santa Croce.
Suggestive anche le testimonianze della permanenza a Urbino di Raffaello. La casa natale del pittore, situata nell'omonima via a pochi passi dalla piazza centrale, apre al pubblico i locali che videro le prime creazioni dell'artista.
Pesaro - Fermignano - Urbania - Pergola - Mondolfo - Mondavio
Le origini romane di Fano sono ben visibili passeggiando nel centro storico della città. L'imponente Arco d'Augusto rappresenta ancora oggi la porta di benvenuto per i visitatori, oltrepassandolo ci si dirige verso le vie del centro intra moenia ricche di antiche testimonianze romane e malatestiane.

Anche Pesaro, l'antica Pisaurum, rappresenta una buona lezione di storia. La città, ricca di monumenti medievali e rinascimentali, è celebre per i mosaici della Cattedrale, le maioliche e per essere sede di un evento di rilevanza internazionale: il Rossini Opera Festival.
Nell'entroterra segnaliamo Fermignano, con la sua torre delle Milizie e il ponte romano; la città è famosa anche per il curioso "palio della rana" che si svolge nel mese di aprile.
Proseguendo lungo la provinciale metaurense si giunge a Urbania, l'antica Castel Durante, città-museo il cui impianto cittadino del Duecento è più che mai moderno con le vie dritte ed incrociate a reticolo. Nella Biblioteca - una delle più importanti della regione - sono conservati i famosi mappamondi cinquecenteschi del Mercatore, nonché una ricca raccolta di disegni, stampe, manoscritti, carte geografiche con opere del Barocci, del Durer e di artisti fiamminghi. Da visitare la straordinaria Chiesa dei Morti, con una singolare esposizione di mummie, corpi sepolti fin dal '600 da una locale confraternita della "buona morte" e essiccati da una particolare muffa.
Dalla valle del Metauro si passa a quella del Cesano dove, a Pergola, attendono il turista i celebri Bronzi dorati, complesso equestre d'epoca romana di recente rinvenimento e unico gruppo di bronzo dorato esistente al mondo giunto dall'età romana ai nostri giorni. Il complesso rappresenta un probabile gruppo familiare, composto in origine da due coppie di figure femminili ammantate e velate, e da due cavalieri in veste militare d'alto rango, con cavalli riccamente ornati.
Tornando verso la costa percorrendo la Pergolese, consigliamo, infine, una visita a Mondolfo: nel comune arroccato su una dolce altura meritano una visita le chiese quattro-cinquecentesche di Sant'Agostino e di San Sebastiano.
Poco lontano, Mondavio, antica capitale di questo territorio chiamato Vicariato, dove sarà possibile ammirare la rocca disegnata e realizzata da Francesco di Giorgio Martini su commissione di Giovanni della Rovere nel 1482, una delle più originali costruzioni di architettura militare di tutti i tempi. Oggi è utilizzata come museo di rievocazione storica.